
le domande che tutti si stanno ponendo riguardo l’epidemia di coronavirus in Italia
Viaggiare in Italia è sicuro? È sicuro viaggiare in Sardegna in questo momento?
L’epidemia di Coronavirus scoppiata il 20 Febbraio 2020 nel nord Italia ha lasciato tutti increduli e smarriti di fronte alla violenza e alla rapidità del contagio di questo nuovo virus.
Con l’aumento dei casi di infezione da Covid-19, l’Italia intera si é dovuta fermare; costretta a chiudersi completamente per preservare la salute dell’intera popolazione.
Sono stati mesi difficili e spaventosi che abbiamo affrontato tutti con estrema apprensione.
Oggi la situazione continua a rimanere sotto la massima osservazione nel tentativo di mantenere bassa la curva dei contagi.
In questo articolo, cercheremo di esaminare i fatti relativi alla situazione e darti le informazioni di cui hai bisogno per ritornare a viaggiare in Sardegna dopo lo scoppio dell’epidemia di coronavirus.
Qual è la situazione in Italia adesso? – Settembre 2020
Oggi la situazione in Italia – rispetto ad altri paesi – appare decisamente sotto controllo. Il numero dei contagi é fortemente diminuito in riferimento al picco di Marzo 2020. Molti reparti dedicati ai pazienti Covid si sono svuotati. Il paese ha allentato le misure di lockdown, consentendo alle attività di riaprire e permettere all’economia una cauta e costante ripresa.
L’epidemia in tutta Europa continua ad essere presente e pertanto la situazione rimane sotto costante controllo. Si prosegue in modo da evitare nuovi focolai e garantire la sicurezza delle persone.
In questo scenario é chiaro come molti turisti che intendono passare alcuni giorni di vacanza sull’isola si chiedono quanto sia sicuro viaggiare in Sardegna in questo surreale momento.
Cerchiamo di darti una panoramica generale e spiegheremo cosa dovresti sapere come viaggiatore che intende recarsi in Sardegna per trascorrere alcuni giorni di vacanza.
La diffusione del coronavirus al principio si è concentrata maggiormente in una parte nel nord d’Italia e più precisamente nelle regioni di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte. Le città che hanno registrato il maggior numero di casi sono state Bergamo, Lodi, Cremona, Piacenza, Brescia, Milano, Parma, Padova e Pavia.
Nel resto d’Italia si sono registrati svariati casi di contagio ma la situazione é sempre rimasta sotto controllo. Non si é mai verificato un vero e proprio scoppio epidemiologico. Il sud dell’Italia e le isole sono state attualmente le meno colpite dall’infezione di Covid-19

Come l’Italia ha gestito l’epidemia?
Le misure più importanti prese per contenere l’infezione.
- Chiusura di scuole e università
- Sospensione di eventi sportivi e culturali
- Chiusura di cinema e teatri
- Chiusura di palestre e centri sportivi
- Chiusura di tutte gli esercizi commerciali (negozi, bar, ristoranti) ad eccezione di supermercati, farmacie e tabaccai
- Chiusura di porti e aeroporti
Per quanto riguarda la vita sociale sono state disposte alcune raccomandazioni
- Stare ad almeno un metro di distanza l’uno dall’altro in luoghi pubblici
- Nessun abbraccio, stretta di mano e contatti fisici
- Lavarsi spesso le mani
- Starnutire e tossire sul gomito o su un fazzolettino usa e getta
- Stare a casa
In generale, tutto ciò che riguarda l’assembramento di persone è stato sospeso. Tutta l’Italia è stata posta in quarantena per oltre 50 giorni. L’allentamento del lockdown (fase 2) é avvenuto a partire dal 4 Maggio 2020
Cosa sta facendo l’Italia per prevenire altre infezioni?

Il governo italiano sta impiegando tutte le risorse necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini e turisti che vogliono visitare il paese grazie al tracciamento dei casi positivi e al loro tempestivo isolamento.
Come il coronavirus si é diffuso in Sardegna?

La Sardegna ha registrato un numero abbastanza basso di contagi durante la fase iniziale dell’epidemia. Fino a Luglio 2020 le persone entrate in contatto con il virus sono state circa 1300. E’ stata una delle 5 regioni italiane meno colpite insieme alla Valle d’Aosta, Calabria, Molise, Basilicata.
È molto probabile che la Sardegna, grazie al tempestivo blocco dei confini e poi al suo naturale isolamento, abbia impedito la diffusione e la propagazione del virus.
Con l’arrivo dei turisti e l’apertura dei confini che ha consentito la libera circolazione dei passeggeri, il numero dei contagi è andato lentamente a crescere. Si é registrato un incremento dei contagi, in particolar modo in alcune zone dell’isola. La Costa Smeralda nello specifico e alcune zone del centro Sardegna. C’é da registrare che l’incremento dei casi positivi ha riguardato particolarmente i giovani tra i 20 e i 40 anni e che la maggioranza dei casi registrati riguardano persone asintomatiche.
L’assistenza sanitaria sarda si è organizzata per gestire la situazione con personale sanitario e strutture ospedaliere adeguate nell’eventualità che possano verificarsi nuovi focolai.
Questo è un momento difficile in tutto il mondo e comprendiamo la preoccupazione per coloro che intendono recarsi in Sardegna per le vacanze. Siamo fiduciosi che con tutte le accortezze è possibile viaggiare in modo sicuro ma ugualmente libero per scoprire le bellezze della Sardegna. Basta seguire alcuni semplici accorgimenti per fare in modo che il virus non circoli più.
Quanto è sicuro viaggiare in Sardegna in questo momento?

La situazione viene monitorata giorno per giorno con grande attenzione. La Sardegna dal 15 Giugno 2020 ha aperto i suoi confini nazionali e internazionali. Attualmente non viene richiesto alcun test- Covid all’ingresso e la circolazione é libera e aperta a tutti. E’ ovvio che bisogna seguire alcune semplici regole e rispettare la salute comunitaria. Tutti gli ingressi sull’isola sono registrati tramite il sistema di tracciamento ideato dalla regione. Strumento fondamentale per mantenere sotto controllo qualsiasi possibile caso di contagio.
Le linee guida delle attività legate al turismo
Bar e Ristoranti: é necessaria la distanza di almeno 2 metri tra un tavolo e l’altro oppure di barriere divisorie. Uso di mascherina per recarsi ai servizi e alla cassa. Prodotti igienizzanti per clienti. Pagamenti cashless preferibili. Prodotti monouso.
Stabilimenti balneari: prenotazione obbligatoria. Registrazione utenti al fine di tracciare eventuali contatti a seguito di contagi. Pagamenti cashless preferibili. Corridoi separati per raggiungere i servizi. 5 metri di distanza tra ombrelloni e 2 metri tra un lettino e un altro (all’interno della stessa postazione). Vietate attività ricreative all’interno degli stabilimenti.
Spiagge libere: saranno ammessi gli ingressi ad un numero massimo di persone in base alla grandezza della spiaggia. Il buonsenso richiede di mantenere sempre le distanze interpersonali ed evitare gli assembramenti.
Sport acquatici e attività svolte in mare aperto: é consentito il nuoto e le attività in acqua. Secondo quanto afferma l’INAIL: “wind-surf, attività subacquea, balneazione da natanti) non presentano a priori rischi significativi rispetto a COVID-19, fermo restando il mantenimento del distanziamento sociale (e delle operazioni di vestizione/svestizione nel caso di attività subacquea), nonché la sanificazione delle attrezzature di uso promiscuo (es. erogatori subacquei, attrezzature quali boma e albero del windsurf, etc)”
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La Sardegna é una regione sicura dove trascorrere le proprie vacanze. Grazie ai suoi immensi spazi il distanziamento sociale é garantito!
Qualche altro motivo per cui la Sardegna è un posto sicuro dove viaggiare:
- È stata eletta al primo posto in Italia per la sicurezza dei viaggiatori
- Tasso di criminalità molto basso
- Tempo soleggiato e caldo in ogni periodo dell’anno
- Un alta qualità data dal cibo genuino e dallo stile di vita
- Un tasso di inquinamento quasi a zero
- Grandissimi spazi aperti e molta natura per ricaricare le energie
La Sardegna é uno dei posti più sicuri in Italia
Goditi il sole e le bellissime spiagge sarde